IL TEMPO
Risale ad alcune settimane fa un post del mio collega @mad-runner, riguardante i principali motori che muovono il mondo (Sesso, Soldi e Solidarietà), sotto il quale mi pronunciai su un altro concetto estremamente importante, a mio avviso, nel nostro mondo:

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"Il tempo è denaro" diranno in molti e quindi il “tempo” risulta essere direttamente riconducibile al concetto di Soldi espresso da @mad-runner.
Purtroppo è proprio cosí e sotto ogni punto di vista in qualunque modo di scelga di impiegarlo, questo una volta trascorso non potrà piú essere recuperato. Tutto ciò distingue il tempo dal denaro, che al contrario, per esempio investito, potrebbe tornarci indietro una volto che è uscito dal nostro portafoglio.
La nostra vita frenetica ci porta spesso a dire:
Mi manca il tempo altrimenti lo farei!
Ci vorrebbero giornate di 48 ore!
Con questo quindi dimostriamo di avere sempre fretta ed essere spesso di corsa per riuscire a fare tutto: lavoro, figli, andare a fare la spesa, postare su Steemit…
Poter avere più tempo ci aiuterebbe quindi ad essere più sereni?
Oppure riusciremmo a riempire anche quel tempo supplementare che ci è stato concesso, rimanendone comunque alla fine nuovamente privi?
24 ore di tempo per fare tutte le cose che vogliamo, probabilmente è troppo poco per ognuno di noi e se lo dovessimo vedere come un bicchiere riempito per metà, sicuramente lo considereremo mezzo vuoto.
Quando le giornate avevano 18 ore
Ebbene sì.
Avete letto bene.
C'era un tempo in cui le giornate non erano di 24 ore, ma di 18 ore.
Immaginatevi se oggi voi doveste fare tutto con 1/4 di tempo in meno.
Ovviamente questa, ad oggi, è un'ipotesi estrememaente fantasiosa, ma effettivamente in un passato molto remoto le giornate duravano 18 ore.
Ciò è stato scoperto da un gruppo di ricercatori dell'Osservatorio Lamont-Doherty della Columbia University, guidato da un italiano, Alberto Malinverno, in collaborazione con Stephen Meyers, dell'Università del Wisconsin e reso pubblico grazie ad una pubblicazione sulla rivista Pnas.
Nel documento si legge che circa 1.5 miliardi di anni fa la durata della giornata fosse molto più breve: ciò è stato scoperto dai ricercatori grazie alla collaborazione di diverse branche della scienza, come statistica, astronomia e geologia. Lo scienziato italiano Malinverno spiega che lo studio è partito dall'analisi dei sedimenti sul fondo degli oceani, con la consapevolezza di quali fossero state le stagioni più piovose e quali più secche. Questo è quindi l'elemento geologico che ha favorito tale ipotesi:
"Abbiamo così osservato che questi cicli erano già presenti in quell'epoca, e che alcuni di questi sono stati influenzati dalla precessione terrestre, cioè il movimento di rotazione che la Terra compie intorno al suo asse". (Fonte Ansa)

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Il tutto quindi per il gruppo di ricerca dipenderebbe dall'orbita della Luna intorno al nostro Pianeta, che condizionerebbe direttamente il movimento di rotazione della Terra. E' stato riscontrato infatti che 1.5 miliardi di anni fa la Luna fosse molto più vicina al nostro Pianeta rispetto alla sua posizione attuale. Ciò avrebbe comportato una maggiore velocità rotazionale della Terra, che in seguito al progressivo allontanamento del proprio Satellite, sarebbe diminuita gradualmente. A sostenere tale ipotesi, grazie ad un paragone molto più familiare a tutti noi, anche il ricercatore Meyers:
“La coppia Terra-Luna è un po’ come un pattinatore sul ghiaccio che allarga le braccia per rallentare la propria rotazione: via via che la Luna si allontana, la rotazione della Terra si fa più lenta”. (Fonte Le Scienze)
I cicli di Milanković
Le forze gravitazionali condizionano quindi non poco quelle che sono le orbite e le rotazioni dei corpi celesti, siano questi Pianeti o Satelliti. Tutto quindi dipende direttamente da come ognuno influenza l'altro e viceversa.
La documentazione ciclica di tali eventi la si riscontra attraverso l'analisi di quelli che sono i Cicli di Milanković (Fonte Skeptical Science). Questi non sono nient'altro che la diretta conseguenza delle variazioni cicliche sopportate dalla Terra. Tali variazioni riguardano l'inclinazione assiale, l'eccentricità orbitale e l'orbita terrestre.
Se ne deduce quindi che i ricercatori della Columbia University e dell'Univeristà del Wisconsin siano partiti proprio da quanto dichiarato dall'ingegnere e matematico Milutin Milanković nei primi decenni del '900.

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L'articolo esprime così i suoi riferimenti allo studio di Milanković:
Here we address these problems [...] to quantitatively link astronomical theory with geologic observation, allowing a reconstruction of Proterozoic astronomical cycles, fundamental frequencies of the solar system,[...] directly from stratigraphic data.
Qui affrontiamo questi problemi [...] per collegare quantitativamente la teoria astronomica con l'osservazione geologica, consentendo una ricostruzione cicli astronomici proterozoici, frequenze fondamentali del sistema solare, [...]direttamente dai dati stratigrafici.
Questo è quanto scritto nell'articolo pubblicato su PNAS, in cui viene spiegato scientificamente e matematicamente come i ricercatori siano riusciti ad arrivare ad una calcolo approssimativo riguardo quale fosse la durata delle giornate terrestri 15 Miliardi di anni fa.
La percezione del tempo è quindi molto soggettiva e figlia dell'era in cui viviamo.
Sicuramente l'essere umano del III millennio non avrebbe tempo neppure se avesse giornate di 48 ore, poiché riuscirebbe a crearsi uno stile di vita capace di riempire tutto il tempo a sua disposizione e tornare ad essere in continuo stress da ritardo!
Bibliografia

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