Il canto del cigno

Non so se il titolo di questo post sia quello più giusto, perché mi è venuto in mente questo, spero che sia di vostro gradimento.
Oggi è il 31 ottobre, l'ultimo giorno di apertura del negozio, ma effettivamente era già tutto finito sabato 27 ottobre, quando alle 12 e 30 chiusi la porta d'ingresso, perché la mattina seguente il mio collega caricò sul furgone i 3/4 della merce giacente.
70 paia di scarpe, un po' di abbigliamento, ecco la rimanenza che porterò su con la Multipla (ciao @misia1979 e @frafiomatale), e poi non ci sarà più nulla, tranne dei "cadaveri" da sistemare, quali registratore di cassa, stampante, cassettiera, radio, macchina del caffè....

Sono solo in negozio, non potrebbe essere diversamente, ho preferito questa soluzione per una maggiore libertà, anche di piangere, come sto facendo in questo momento, il cartello sulla porta dice aperto, ma la possibilità che entri qualcuno è quasi zero, per cui lascio andare le emozioni e le lacrime, sarebbe inutile cercare di controllarsi.

Mi sono fatto un ultimo regalo, ho inavvertitamente lasciato a casa il pc, sto scrivendo questo post con il cellulare, sarà una sorta di allenamento per il futuro, quando con il nuovo lavoro non avrò una comoda postazione fissa dalla quale scrivere, e lo Smart associato a Partiko avranno la sua buona importanza.

Mi dispiace per un post che volevo scrivere per @runnjngproject, era perfetto, ultimo giorno di "vita" del negozio e ultimo post per questo validissimo blog, chiedo umilmente scusa al caro e buon @toofasteddie, promettendogli, se vorrà, un ultimo post mercoledì prossimo.

C'è della tristezza dentro me, è inutile negarlo, questa mattina ho "venduto" e caricato praticamente tutto il mobilio del negozio, finirà in un negozio di frutta e verdura, che 2 ragazzi apriranno nel prossimo mese.

Sono un coglione, lo dico per primo perché è il parte vero, inizialmente volevano solo il bancone, poi mi hanno chiesto che fine facesse tutto il resto, a parte la panca e lo sgabello era tutto libero, mi hanno chiesto un'offerta per il blocco, mi sono guardato in giro, e gli ho chiesto in tutto 150 euro, solo il vetro temperato costava quella cifra, c'erano almeno altrettanto di bancali, senza contare tutta la ferramenta quali viti di ogni genere, staffe di ancoraggio a parete, la vernice impregnante, e la nostra manodopera.

Andava bene così, sono anche andato a dargli una mano a scaricare il bancone e soprattutto il vetro temperato, che pesava un accidenti e mezzo, ho visto il loro locale, mi sono figurato la nuova disposizione del tutto, una fitta al cuore e un sorriso, fitta per il dolore dalla separazione da quei sudati "legni" nei quali avevo dannatamente creduto, sorriso perché almeno ci sarebbe stata una continuazione per loro, una sorta di nuova vita.

Sono qua, nel corridoio che porta al bagno, lontano da sguardi indiscreti, mi è venuto il torcicollo a forza di scrivere guardando in basso, non avrei voglia di fare nulla, di lasciar scorrere queste 2 ore e poco più e tornare a casa, ma non sarebbe giusto, ho poco tempo per sistemare il residuo, domenica tutto deve essere finito, è prevista la consegna delle chiavi, è ora che riprenda a fare qualcosa, ma con calma, oggi è un giorno speciale, un giorno da ricordare, un giorno dove è stata incisa un'altra ferita sul mio cuore, pensavo che ormai non ci fosse più posto, ma penso che qualche taglio passi sopra a una ferita precedente.....

Mi mancheranno le lunghe cavalcate seduto sullo sgabello a leggere e commentare i vostri post, liberi di crederlo, ma ormai sono certo che non ho più bisogno di giurarlo, voi mi avete fatto sentire meno solo, nei tristissimi giorni in cui non entrava neanche un cliente e non arrivava neanche una telefonata, non sono stati tantissimi, ma anche diversamente l'afflusso è sempre stato scarso, per cui una parola rinfrancante non ne l'avete mai fatta mancare, grazie dal profondo del cuore dal vostro mad-runner

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