Luciano De Crescenzo: uomo di amore e di libertà

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Luciano De Crescenzo

L'ingegnere Filosofo



    Consigli di Vita  

Ci sono uomini che meriterebbero un'eco maggiore, che dovrebbero essere presi come esempio per le cose che durante la loro vita sono riuscite a fare, i traguardi che sono riusciti a raggiungere ma soprattutto per quanto si siano prodigati per comprendere i segreti e le contraddizioni del quotidiano ed il senso più profondo dell'esistenza.
Noi italiani dovremmo essere, pertanto, fieri di avere come nostro concittadino uno come Luciano De Crescenzo, uno che con uno schiocco di dita dovremmo affrettarci a promuovere senatore a vita, persona dalla faccia e dal cuore pulito alla quale affidarsi nei momenti bui e con la quale condividere i momenti più luminosi. Un uomo che tutti dovremmo imparare a conoscere, rispettare e apprezzare, per le sue opere certo ma soprattutto per il suo spirito.



La doccia è milanese perché ci si lava meno,
consuma meno acqua e fa perdere meno tempo:
quindi è produttiva.
La vasca è invece un appuntamento con i pensieri,
è napoletana.


La filosofia nel sangue, la logica nella mente

La vita di Luciano De Crescenzo è qualcosa di ispirante, totalmente ispirante.
Egli ha da poco compiuto 90 anni ma ha la mente vispa e aperta come quella di un ragazzo nel pieno delle sue funzioni mentali e vitali.
Nato a Napoli da un padre che possedeva un negozio di guanti in via dei Mille visse in un palazzo nel quale abitava quello che passò alla storia come Bud Spencer.
Nel corso dei suoi studi universitari seguì gli insegnamenti di uno dei monumenti della matematica italiana: Renato Caccioppoli. Con lui strinse un rapporto che andava oltre l'amicizia o la semplice ammirazione, trascorrendo molto tempo con il professore prima delle lezioni, anche solo semplicemente passeggiando.
Inutile dire che De Crescenzo conseguì la laurea in Ingegneria Idraulica con il massimo dei voti presso la Federico II di Napoli.
Assunto dalla IBM nel reparto commerciale riuscì ben presto a risultare efficace nelle vendite ma non ci volle molto affinchè De Crescenzo decidesse di cambiare diametralmente rotta e dedicarsi alla scrittura.
Riguardo questo suo celeberrimo cambio di vita ha recentemente affermato in un'intervista che:


Ognuno di noi ha la possibilità di reinventarsi.
Certo, ci vuole un pizzico di fortuna,
ma se a un certo punto ci rendiamo conto di non essere felici,
dobbiamo fare di tutto per concedere a noi stessi una seconda possibilità.
La verità è che mi annoiavo.
Ero circondato da bravissime persone, sia chiaro,
ma ai miei occhi sembravano tutte uguali,
identiche nei gusti e nei comportamenti.
Spinto dal desiderio di novità,
decisi di lasciare il lavoro e dedicarmi completamente alla scrittura.
Se vogliamo chiamarlo salto nel vuoto,
oggi, col senno di poi posso affermare che non avrei potuto scegliere vuoto migliore.




In quanti oggi avrebbero avuto il coraggio di abbandonare un lavoro in IBM per dedicarsi alla scrittura?
In quanti si sarebbero sottoposti agli sguardi sbalorditi delle persone che non avrebbero mai accettato o compreso che un ingegnere aspirasse a diventare scrittore, filosofo?
In quanti avrebbero abbandonato la comfort zone per addentrarsi nell'ignoto.
Luciano De Crescenzo lo ha fatto e la sua vita ci dimostra che è stata la scelta migliore che potesse fare, per lui ovviamente ma anche per noi che abbiamo potuto godere della sua saggezza e spensieratezza. Eh si, perchè Luciano De Crescenzo non è uno di quei pensatori noiosi, abulici e scontrosi. Tutt'altro. Egli è persona solare, scherzosa e piena di umorismo pungente. Gli aneddoti e le frasi che ci ha regalato nel corso di questi 90 anni parlano per lui e basterebbero a riempire questo post o forse 100 post.


E quando dico '"lavoro" non penso ad una fatica,
ad un supplizio che uno deve sopportare
dalla mattina alla sera per rendersi indipendente dal punto di vista economico,
ma ad una opportunità che Dio ci ha offerto per dare più senso alla nostra esistenza.
Ricordatevi quello che vi dico:
una cosa è "fare" il tabaccaio, e una cosa è "essere" tabaccaio.



"Una cosa è fare il tabaccaio, una cosa è essere un tabaccaio".
Una frase da stampare, incorniciare e mettere in ogni ufficio, ogni scuola, ogni università, ogni negozio.
Oggi siamo tutti costretti nostro malgrado ad accettare lavori per i quali non siamo nati, a seguire percorsi predefiniti, ad seguire la ruota, a fare parte dell'ingranaggio e spesso non ci fermiamo a riflettere sulla nostra condizione.
Lavoriamo per un salario, non per noi stessi. Facciamo i tabaccai, non siamo tabaccai.

La lunghezza effettiva della vita
è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere.
Quelli uguali non contano.


Come accennavo prima le frasi dell'ingegnere Napoletano parlano da sole.
Un altro invito a vivere la vita appieno, un altro manifesto di vitalità e amore verso l'esistenza, un altro monito a tutti quelli che trascorrono la vita guardando un monitor.

Luciano De Crescenzo è questo qui. Un uomo curioso che oscilla tra l'amore per la vita e quello per la sua Napoli, che egli stesso definisce probabilmente "l'ultima speranza per la razza umana".
Ne ha parlato nelle sue opere delle sua Napoli regalandoci degli spaccati indimenticabili della città delle contraddizioni, del popolo d'amore per eccellenza come egli stesso ebbe a dire nel meraviglioso "Cosi Parlò Bellavista".

Voglio chiudere questo articolo con un'altra dichiarazione, stavolta recente, che il professore ha rilasciato all'Huffington Post nelle scorse settimane in occasione di un'intervista per celebrare il suo novantesimo
compleanno. De Crescenzo si è lasciato andare ad una riflessione sulla vita e la morte:
"Spesso fa più male la paura di morire che la morte. La vita? Molti studiano per allungarla, mentre bisognerebbe allargarla".
Amen.



Per la realizzazione di questo post ho consultato questi 2 articoli online:

https://www.huffingtonpost.it/2018/08/12/luciano-de-crescenzo-tutti-possiamo-reinventarci-se-ci-accorgiamo-di-non-esser-felici-diamoci-una-seconda-possibilita_a_23500672/
https://biografieonline.it/biografia-luciano-de-crescenzo


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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.




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Leggere i miei post può creare dipendenza!




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