La settimana scorsa, mi trovavo nella città di Alessandria con mio marito che doveva sostenere un esame di routine, presso l'ospedale situato ad ovest della città.
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Dato che, fortunatamente, ci siamo liberati dall'impegno ospedaliero piuttosto presto, nell'attesa che si facesse l'ora di pranzo, abbiamo fatto una passeggiata in questa zona periferica del capoluogo piemontese, terzo in regione in quanto a popolazione.
Vicino alla pizzeria, dove siamo soliti pranzare, quando ci rechiamo da quelle parti, vi è un lungo viale alberato e percorrendo non più di 200 metri, ci siamo imbattuti nell'ingresso di questa associazione comunale.
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Ci siamo subito incuriositi e siamo entrati a dare un occhiata. L'area verde è molto grande al primo impatto visivo e si estende per almeno un centinaio di metri su entrambi i lati del sentiero che la attraversa. I giardini sono tenuti in modo impeccabile e sono recintati e numerati.
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All'ingresso vi è un cartello che indica l'orario di apertura che va dalle 06.00 alle 21.00, i cani possono entrare ma al guinzaglio e l'accesso è chiaramente riservato ai soci.
Passeggiando abbiamo incontrato un anziano signore che spostava erbacce in una carriola, così gli abbiamo rivolto qualche domanda in merito.
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Il gentile signore ci ha spiegato che il Comune ha realizzato questa bella iniziativa che coinvolge gli anziani della città. Si compila un modulo d'iscrizione che si presenta al Comune di Alessandria dove si dichiara che:
- si è pensionati
- oppure si è disabili, ma autosufficienti ed in questo caso anche non pensionati
- non si posseggono altri terreni nella provincia di Alessandria
- si riesce a gestire autonomamente il proprio appezzamento di terreno.
Se si rientra nelle specifiche richieste, viene assegnato un appezzamento di terreno presso la suddetta associazione, di 50 mq, nel quale, pagando la quota di tesseramento annuale, il pensionato, potrà coltivare qualsiasi tipo di ortaggio.
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Chiaramente, come in ogni associazione che si rispetti, è necessario il rispetto di alcune regole fondamentali di comportamento, che se non osservate, comporteranno l'allontanamento dalla suddetta associazione.
Le regole sono giuste, poche e semplici da seguire:
- possono accedervi anche i familiari, ma solo se sottoscriveranno la tessera da soci
- non si possono costruire gazebi o altre strutture, se non piccole serre dotate solamente di teli, in base alle stagioni
- non si possono piantare fiori o piante ad alto fusto. Per i fiori si avranno a disposizione zone apposite, al di fuori del proprio appezzamento e su richiesta, infatti abbiamo notato un piccolo roseto e qualche altro cespuglio ancora fiorito.
- si deve avere estrema cura del proprio orto tenendolo pulito ed osservarne gli orari di accesso
- non è consentito (ovviamente) sottrarre ortaggi dagli altri orti, salvo consenso da parte degli affittuari
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L'area invece che vedete nell'ultima immagine, è adibita ad orto didattico, cioè a piccoli laboratori, ai quali partecipano, previa prenotazione, i bambini delle scuole di Alessandria, in modo da sensibilizzare anche i giovani alla preparazione, semina e raccolta di frutta e verdura.
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L'idea di questa associazione, ci è piaciuta tantissimo, si vede tutto l'amore e l'attenzione che viene dedicata alla cura e al mantenimento di questi piccoli orti. E' un iniziativa davvero valida, che tiene impegnate persone che altrimenti si troverebbero senza più nulla da fare e cadrebbero altrimenti in depressione o andrebbero al bar a giocare a briscola. Tenerli attivi in questo senso è davvero una grossa opportunità per loro. Tutti gli appezzamenti a disposizione erano occupati, tanto che vi è una lunga lista d'attesa in Comune, per accaparrarsi il proprio pezzettino di terra, appena vi sarà qualcuno che rinuncerà o abbandonerà il proprio appezzamento.
Antico aratro esposto all'ingresso dell'associazione "Orti in città", foto dell'autore.