Viaggio in Giappone - Pezzettino 1

Cari steemies,
mi è venuta voglia di fare un tuffo nel passato e rivivere le emozioni del mio viaggio in Giappone. Ho aperto la porta di questo desiderio con il post in cui vi ho parlato dei cervi di Nara (era anche la prima pagina del mio taccuino). E così ho sfogliato le altre pagine e ci ho ritrovato tante cose interessanti.

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Per godermi di più questo viaggio ho pensato di dividerlo in vari pezzettini... anche perchè ci sono tantissime cose che vi voglio raccontare.

Pezzettino 1

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L'ostello dove sono stata a Nara, era una casa tradizionale giapponese. Come ogni casa tradizionale che si rispetti aveva al centro della sala comune un kotatsu (nel disegno in alto a sinistra). In pratica è un tavolo molto basso con fissata al bordo un futon... ma la sorpresa è che infilando le gambe sotto è riscaldato!!! Una goduria insomma :)
Ecco, la PRIMA EMOZIONE che mi ritorna addosso è quella sensazione di calore e piacere dopo una giornata trascorsa al freddo.

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La SECONDA EMOZIONE è legata a queste lanterne (nel disegno nella pagina a destra).
Intorno ai templi e anche in mezzo al bosco ci sono queste bellissime lanterne di pietra che, durante alcune importanti celebrazioni, vengono accese. Ma quello che hanno suscitato in me è un sentimento di rispetto. Rispetto per la tradizione, rispetto per la natura, rispetto per i kami. Mi hanno fatto subito ricordare alcuni film di Hayao Miyazaki di cui vi parlerò prossimamente.

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In ogni viaggio, l'esperienza del mangiare è per me fondamentale. E questo è stato il mio primo pasto giapponese.
La TERZA EMOZIONE è legata alla sorpresa. Prima di tutto perchè come piatto principale ho mangiato il risotto con i funghi (nel disegno in basso a sinistra), poi ho scoperto la Chiffon Cake, una torta pazzescamente soffice e, infine, mi sono deliziata con la famosa marmellata di fagioli rossi che era il ripieno del dolce tipico di Nara (nella pagina a destra).

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Sono sempre molto affascinata dal contrasto tra naturale e artificiale. Ho, a volte, la sensazione che siano facce diverse della stessa medaglia. Ecco, questa è la QUARTA EMOZIONE, la fascinazione per le contraddizioni.

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I pali della corrente e gli alberi rappresentano molto bene questa mia sensazione. Mi rimandano entrambi una sensazione di bellezza e perfezione ma, allo stesso tempo, una percezione di disordine e caos... voi cosa ne dite?

La QUINTA EMOZIONE, la curiosità, riguarda l'appunto del mio taccuino in alto a destra: "fuori dai ristoranti ci sono delle riproduzioni in plastica delle diverse portate che offre il ristorante".

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Mi faceva un certo effetto vedere i piatti lì in vetrina, così perfetti e brillanti... delle riproduzioni perfette! Mi chiedevo come fossero stati realizzati e l'ho scoperto al mio rientro grazie ad un documentario del 1985 di Wim Wenders che si intitola Tokyo-Ga. Il film è un omaggio al regista Yasujiro Ozu e una ricerca di ciò che rappresenta il cinema intimista del grande maestro giapponese nella Tokyo degli anni 80. Wim Wenders, nel suo particolare viaggio, mi ha portato anche alla scoperta di un laboratorio dove si fabbricavano proprio questi piatti, che non sono fatti di plastica bensì di cera! Ma erano gli anni 80... oggi, quasi quarant'anni dopo vengono utilizzate delle materie plastiche più resistenti. Questa vera e propria arte si chiama sampuru e qui potete vedere un esempio di come viene realizzata la tempura di un gambero e un pazzesco cavolo cappuccio.

Si conclude qui il primo pezzettino con le prime cinque emozioni.
A prestissimo con il prossimo!
Isa

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