L'effetto del mercato crypto su Steemit e sull'interesse in generale.

Fare il blogger è una cosa divertente, stimolante che ci spinge nel migliore dei casi a cercare temi e cose interessanti da scrivere, nel peggiore a copiare in giro o scrivere su cose abbastanza banali che raramente si possono descrivere come interessanti (ma credo che questo succeda un po' a tutti).

Cambia parzialmente questa attività quando consideriamo le nuove piattaforme su blockchain come Steemit, che sono a mio avviso fortemente influenzate da fattori importanti come: l'andamento del prezzo di STEEM e SBD, la quantità di supporto delle varie comunità, il tempo, la voglia e la determinazione di continuare questa attività che si può benissimo trasformare in una carriera/attività retribuita (e per qualcuno magari lo era già).

Per fare un piccolo esempio molte persone erano particolarmente attive quando STEEM fu sparato in alto dal mercato di fine 2017 inizio 2018, altre hanno alternato periodi di attività quando si andava su a periodi di inattività quando si andava giù. In particolare penso che alcune persone si fossero messe in testa di scrivere articoli che davano costantemente sui 50$ - 100$. Idea simile a quella che si sono fatte moltissime persone che sono entrate nel mondo crypto nel periodo di enorme salita, convinti che l'incremento della valutazione di BTC o di altcoin potesse andare avanti come un treno e non fermarsi mai.

L'interesse nelle crypto si è abbassato come è sempre successo in seguito a uno scivolone di mercato, ma molti non valutano una cosa molto importante, BTC potrebbe in un futuro non molto lontano essere scambiato su exchange decentralizzati, di fatto impedendone lo stop anche in seguito a cadute di prezzo vertiginose, cosa che non si vede quando un bene scambiato è controllato da terzi.

L'esempio più lampante di ciò è la crisi economica islandese che dal 2007 al 2008 ha colpito in particolare le aziende facenti parte dell'indice OMX. Queste avevano visto una crescita decisamente enorme fino al collasso che le ha portato a perdere quasi del tutto valore finché lo stato non ha deciso di nazionalizzarle, di fatto provocandone il delistamento dagli exchange e quindi azzerandone il valore. Tenete infatti bene a mente che un'azione o una crypto ha un valore fintanto che esiste un mercato e una domanda/offerta.

In pratica chi si è tenuto le azioni islandesi sopra citate alla fine ha avuto in mano carta straccia (non so se siano esistiti rimborsi o altro), di conseguenza l'attenzione per tali azioni è diventato nullo così come il prezzo.

STEEM è fortemente legato a BTC così come le altre crypto (chi più chi meno), questo vuol dire che una maggior adozione o grossi investimenti potrebbero far risalire il valore, l'attenzione e di conseguenza l'attività. Io ho sempre creduto in questa nuova tecnologia e penso che quello che io e voi stiamo facendo in questo momento, ovvero dedicare tempo alla piattaforma creando dei contenuti o partecipando all'interno di comunità, sia una specia di scommessa con noi stessi. In pratica i nostri STEEM non sono altro che una visione futura. Questa fortunatamente per molti di noi non è la ricerca di un compenso immediato e col minimo sforzo (come cercava chi ha abbandonato nel silenzio generale), ma un percorso di crescita personale e di gruppo che vede in questa piattaforma uno dei futuri possibili del blogging moderno.

Parole che ho sicuramente già scritto, ma pensate a STEEM a 0,10 $? disperazione e tirate di capelli? no semplicemente il mercato crypto che collassa come è successo già in passato. A mio avviso non una tragedia ma un'opportunità, in fin dei conti pensare al peggio può aiutare nel caso si vada per il meglio!