La retorica del dolore in determinati frangenti diventa esigenza straziante!
Ma lo è ancora di più riuscire a fare passi indietro e ritornare ad antichi valori di solidarietà e di umanità. L'esigenza di ritornare all'esercizio delle virtù, fari illuminanti di civiltà che avevano come perseguimento e fine la conquista della saggezza. Oggi la superficialità è spaventosa, il compiere atti senza il pensare alle conseguenze, la non previsione che un determinato comportamento può scatenare una reazione a volte pericolosa. Il non punire adeguatamente comportamenti scorretti, perché pochi sanno riconoscere, oggi, ciò che è giusto e ciò che sbagliato, ciò che si può fare e ciò che no...perché ci vogliono insegnare che siamo liberi, ma non ci insegnano a rispettare gli altri. E talvolta non si punisce per convenienza personale; il non prendere una posizione, perché la gente non ha coraggio. Ci sono troppi genitori che fanno gli amici e troppi insegnanti che preferiscono cantare canzoncine per terra piuttosto che insegnare norme comportamentali e sentimentali ai propri piccoli. I NO!...sani e benedetti NO, vanno detti, e vanno severamente fatti rispettare. I NO sono i più grandi pilastri educativi che i ragazzi vogliono e desiderano e apprezzano. Sono punti di riferimento...sono la linea di demarcazione tra chi sa e chi non sa e quest'ultimo, in quel momento, si pone in fase di apprendimento!
Uno spray al peperoncino ad un concerto...?Piuttosto che andare a fare anamnesi familiari e problematiche del/dei soggetti in questione partiamo dalla punizione equilibrata e severa.
L'adulto deve riappropriarsi della sua autorevolezza e dare esempi ...antichi?NO ...nobili! La nobiltà d'animo come ci insegna Guinizzelli risiede solo in un cuore gentile, tutto il resto sono solo chiacchiere!
Buonanotte...ebbasta!

~foto dell'autore~<br><img src="
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